YouTube player

Quando si fatica a comprendere il senso di una frase, c’è sempre almeno una parola che non è del tutto chiara o che ha un significato un po’ diverso da quello che si penserebbe.

Nell’arte, è facile dare per scontate parole banali, come “disegno” o “affresco”, tuttavia esse hanno dei significati molto precisi.

Mi è capitato spesso infatti di sentirmi dire: “Mi piacciono i tuoi video, ma non me ne intendo tanto e a volte faccio fatica a seguirti.”
Perciò ho pensato di scrivere un articolo per spiegare in modo semplice alcuni termini tecnici dell’arte che si sentono ripetere più spesso.



Disegno VS Pittura

Disegno


Sembra semplice, ma è una parola che si usa spesso in modo improprio.
Disegno deriva da SEGNO e disegnare ha che fare con il fatto di tracciare un segno, come in questo caso.

Pittura

Ha a che fare con i colori. Quando si dipinge, di ottiene un dipinto o una pittura.

Grafica

E’ in senso più ampio, tutto ciò che riguarda la parte il disegno e della grafia.

Nell’immagine l’Ercole di Antonio del Pollaiolo (1475)

Scopri gli articoli dedicati alla grafica nel tag: #grafica


Non solo pittura: le tecniche

Tecnica:

Significa come si fa materialmente a fare un’opera, quali mezzi si usano. Si parla di tecnica ad olio, affresco, tempera, incisione, scultura, bronzo a cera persa, mosaico eccetera.
In greco, arte e tecnica si equivalevano: per entrambe si usava la parola (téchne)

Affresco: È un termine che viene usato spessissimo a sproposito per indicare qualunque pittura su un muro.
Invece e’ una tecnica specifica in si applicano i pigmenti sulla malta fresca: “a-fresco” appunto.
Nell’immagine un dettaglio del Giudizio Universale di Michelangelo.

Panneggio: È il modo in cui la stoffa viene drappeggiata in modo da donarle pieghe belle e molto naturali.


Chi paga gli artisti?

Committente

È colui che chiede all’artista di realizzare un’opera e lo paga.

Le opere “pronte” si sono sempre vendute, tuttavia la regola era di lavorare principalmente su commissione fino all’Ottocento, quando il profondo cambio della società aveva fatto perdere di potere i principali committenti degli artisti, ovvero la Chiesa e i nobili. E’ da questo momento che gli artisti iniziano a produrre opere liberamente che la borghesia potesse acquistare, con un graduale declino del ruolo della committenza. E’ da ricordare però che non è scomparso del tutto, ci sono ancora artisti che lavorano in base alle richieste del proprio acquirente.

Mecenate:

E’ un committente appassionato, ma anche protettore di artisti.
Il nome deriva da Caio Mecenate, un patrizio romano dell’epoca di Augusto che faceva… il mecenate.

Scopri di più sul mondo della committenza, leggi anche: 5 motivi per commissionare un’opera d’arte

L’architettura

Arco a tutto sesto

E’ l’arco a semicerchio, in quanto “sesto” era in antichità il nome del compasso. E’ l’arco che troviamo negli anfiteatri, negli acquedotti e nei ponti romani.

E’ l’unico arco considerato accettabile dal Rinascimento all’800, quando l’architettura gotica era considerata un retaggio di un passato di cattivo gusto!

Arco a Sesto Acuto

L’arco a Sesto Acutto detto anche Ogiva è quello che si ottiene dall’incrocio di due archi a tutto sesto.
E’ stato ampiamente usato nell’architettura gotica.

L’ogiva permette di avere campate (lo spazio di una navata misurabile tra due archi) rettangolari invece che quadrate e di ottenere elevature maggiori.

Capitello, colonna, pilastro

È la parte, di solito decorata, che sta in cima ad una colonna.
Ricordate: le colonne sono rotonde mentre i pilastri sono squadrati.

Tra gli stili classici, non esistono solo i famosi “dorico, ionico e corinzio“; ci sono anche il tuscanico (una specie di dorico senza base) e il composito, che combina il corinzio e le volute ioniche.


L’incisione


Incisione

Sono tutte quelle tecniche con le quali si crea il lavoro su una superficie, detta matrice, sulla quale si mette l’inchiostro.
La matrice può essere di vari materiali,e in base a questi la tecnina prende nomi diversi:
Litografia (se è di pietra)
Xilografia (se è legno)
Calcografia (se è rame)


Stampa (a tiratura limitata)

Una volta creata la matrice viene poi pressata su un certo numero di fogli di carta, ottenendo la stampa. Di solito le stampe vengono numerate, così si sa quante copie esistono. Se trovate delle stampe nei mercatini, date un’occhiata al suo numero all’interno della tiratura: di solito è segnato a mano a matita (ad esempio: 83/100, vuol dire che ne sono stati stampati 100 e quella che vedete è la numero 83).


I simboli e la struttura

Allegoria

Si parla di allegoria quando un opera rappresenta un concetto astratto in modo figurativo.
Nell’immagine l’Allegoria della Pittura di Francesco Gessi, 1630.

Personificazione

E’ un soggetto umano che in realtà rappresenta un concetto astratto o non umano, come la verità, la virtù, ma anche una città, come la personificazione di Venezia.


Iconografia

E’ il modo in cui un certo soggetto è tradizionalmente rappresentato.
Ad esempio, nei dipinti a soggetto religioso vedrete sempre Gesù con la tunica rossa ed il manto blu, è la sua iconografia quindi gli artisti non avevano la possibilità di cambiare questo elemento; allo stesso modo Ercole è rappresentato con la pelle di leone.

Programma iconografico

E’ la scelta di come impostare un’opera, quali elementi devono esserci e come devono essere rappresentati, e di solito è il committente che lo sceglie.

Ho approfondito questo argomento nell’articolo “Fuori dagli schemi“.

Composizione

È il modo in cui visivamente si dispongono gli elementi di un’opera, e questa è una scelta dell’artista. E’ la struttura dell’opera, la sua impalcatura.

Nell’immagine una analisi della Flagellazione di Piero della Francesca. La composizione è molto curata e complessa, costruita su una prospettiva accentuata che guida il nostro sguardo verso la scena principale che però si svolge bizzarramente in secondo piano. I tre misteriosi personaggi in primo piano fanno da contrappunto visivo al gruppo della flagellazione.

Il volume e la luce

Chiaroscuro

È l’effetto di ombre e luci che si crea su di un disegno o dipinto, che dà l’impressione di tridimensionalità.
Curiosità: anche in inglese si dice “Chiaroscuro“.

Tratteggio, ombreggiature, lumeggiature

Il tratteggio invece è quel tipico tratto disegnato che crea il chiaroscuro.

Le parti scure si chiamano ombreggiature; talvolta si fa anche il tratteggio delle parti chiare, in quel caso si chiamano lumeggiature.

Spero che con questo piccolo glossario siate in grado di navigare meglio il mondo dell’arte e comprendere di più quando leggete dei libri di storia dell’arte.

Se avete altri termini da suggerire, lasciateli scritti nei commenti!