Giunone arte e mitologia

Giunone (Hera) nella storia dell’arte: i capolavori degli artisti famosi che hanno dipinto ispirandosi a questa dea della mitologia greca e romana.

Chi di voi è geloso?

A quanto pare, condividete questo tratto caratteristico con la regina dell’Olimpo! La regina dell’Olimpo deve far fronte ai tradimenti del marito, ma in questa storia c’entrano anche i pavoni e le galassie… Scopriamo la dea Giunone nel mondo dell’arte attraverso la mitologia.

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La dea Hera, conosciuta anche con il nome romano di Giunone, era la moglie di Zeus (Giove) che era il re dell’olimpo, ma era anche sua sorella.
Infatti erano nati entrambi dalla coppia di titani Crono e Rea.

Hera Barberini – Copia romana II sec. a.c.

Nell’antichità era venerata come la protettrice del matrimonio e della fecondità, ma è molto conosciuta per il suo caratteraccio: è terribilmente gelosa e vendicativa.

Questo era un bel problema perchè Giove le era costantemente infedele. Si faceva infatti incantare da tutte le belle fanciulle dell’antichità e le seduceva scatenando l’ira della moglie.

Le storie degli amori di Giove e delle vendette di Hera hanno costituito tanto materiale a cui i pittori hanno attinto a mani piene.

Il mito di Giunone ed Argo a Villa Emo a Fanzolo

Giove ed Io

Ve ne raccontiamo una, la storia di Giove ed Io, attraverso le immagini degli affreschi di Villa Emo a Fanzolo, del pittore Giovan Battista Zelotti.

Giove ed Io
Giovan Battista Zelotti, 1565

Io era una sacerdotessa di Hera, ed essendo molto bella aveva attirato le attenzioni di Giove.
Lui l’aveva sedotta trasformandosi in una nuvola, come vediamo in questo suggestivo dipinto di Correggio del 1533, in cui possiamo intravedere il volto di Giove nella nube.
Poi, per proteggere la sua giovane amante Giove decise di trasformarla in una giovenca.

Giunone però si accorse subito dell’inganno e chiese a Giove di regalarle la giovenca, ottenendola.
Mise poi a sua guardia un mostro dai mille occhi, Argo, che aveva la capacità di restare sempre sveglio.
Per riposare bastava che chiudesse due occhi alla volta.

Il ciclo di affreschi che stiamo vedendo sono in una stanza dedicata al mito presso la cinquecentesca Villa Emo a Fanzolo (TV), progettata da Andrea Palladio ed affrescata da Giambattista Zelotti nel 1565.

Ma come prosegue la storia?

Giove mandò il dio Hermes ad occuparsi di questo scomodo mostro, Argo.
Hermes utilizzò una strategia particolare, suonò dolcemente il flauto fino a far addormentare tutti e mille gli occhi di Argo, e poi lo uccise.

Giunone ed il pavone

Ad Io fu ridata la forma umana ma Giunone soffrì molto per la perdita del suo fedele servitore: prese tutti i suoi mille occhi e li pose sulla coda di uno splendido animale, il pavone.
Notate infatti che i pavoni hanno degli “occhi” nella coda…

Giunone nell’arte e nella mitologia, è riconoscibile: ha una precisa iconografia. E’ sempre rappresentata infatti con un pavone, che ne è il simbolo e l’animale sacro.

In questo affresco di Giulio Romano del 1523 che troviamo a palazzo Te, la vediamo assieme a Psiche ed appunto ha in fianco a se due pavoni.

Vediamo anche l’affresco di Annibale Carracci del 1600 a Galleria Farnese dove Giunone ha accanto a sè un pavone, mentre Giove ha l’aquila, il suo animale sacro. E’ un raro momento di serenità della coppia divina!

Giunone, arte e mitologia e… stelle.

L’origine della via Lattea

Un’altra storia che ci racconta questa dea ha a che fare con il cielo notturno, ed in particolare con l’origine della via Lattea, quella regione più chiara e luminosa perchè costituisce il centro della nostra galassia.

Il mito racconta che un giorno le fu attaccato al seno, mentre dormiva, il piccolo Ercole, che non era figlio suo.
Era figlio di Giove e.. di un’altra donna (tanto per cambiare). Si trattava di una donna mortale, ma Giove voleva fosse allattato con latte divino, ecco perchè l’aveva portato al seno di Giunone.

Origine della via Lattea
Tintoretto, 1580

Il piccolo Ercole però strizzò così forte il seno di Giunone che il latte schizzò in tutto l’universo…. ecco perchè di notte vediamo questa grande macchia luminosa.
…È il latte di Giunone.

La prossima volta che alzate gli occhi e notate la via lattea, lasciatevi cullare da questa storia.