Il dio Eros nell’arte

L’Amore nell’arte: chi è Cupido? Un angelo con arco e frecce? No! In questo articolo scoprirai cos’è Cupido, o meglio… chi è Eros, un dio appartenente alla mitologia greca. La storia dell’arte è ricca di capolavori che hanno come soggetto Cupido.

Questo articolo fa parte della trilogia dedicata a Cupido.
Non perderti gli altri due!
Non sono angeli!
Da Raffaello a Canova: Amore e Psiche e la scultura più bella di sempre
YouTube player

State attenti a Cupido!

L’Amore nell’arte: chi è Cupido? Il figlio di Venere e Marte.

Sicuramente avete visto molte volte delle immagini di bambini paffuti alati e sono abbastanza convinta che alcuni di voi abbiano creduto che si tratti di angeli. Ma, se non sono abbinati a delle immagini religiose, non sono angeli, bensì amorini.

Danae
Correggio, 1531
Venere e Cupido
Lorenzo Lotto, 1530

Gli amorini, in particolare, accompagnano la dea Venere e si chiamano anche eroti e, come l’aggettivo erotico, derivano dalla parola Eros, ovvero il dio greco dell’amore.
Originariamente era una forza primigenia, nato dal caos primordiale,  ma in seguito, secondo una mitologia più tarda, Eros diventa il figlio di Afrodite ed Ares (o Marte), dio della guerra .
Ed è proprio in questa veste che lo conosciamo meglio, ritratto innumerevoli volte dall’arte europea. Paolo veronese lo ritrae mentre lega con un nastro, come per gioco, Venere e Marte: un chiaro simbolo del matrimonio.

Quindi, la prima cosa da sapere è che Amore, Eros o Cupido sono nomi diversi della stessa persona.

Marte e Venere legati da Amore
Paolo Veronese, 1580

Il pittore Bartolomeo Manfredi, un seguace di Caravaggio, ha dipinto Marte che punisce duramente suo figlio Cupido (poverino!), mentre Venere cerca di fermarlo.
Il dio della guerra ha tutte le ragioni per essere irato con questo fanciullo, che scombina tutti i suoi piani guerreschi.

Il castigo di Cupido
Bartolomeo Manfredi, 1608

L’Amore nell’arte: chi è Cupido? Il fanciullo con arco e frecce.

Al contrario di Bartolomeo Manfredi, Caravaggio ce lo rappresenta trionfante.
Eros, in una posa irriverente, ride al di sopra di una curiosa natura morta, riversa sul pavimento.

Amor vincit Omnia
Caravaggio, 1603

Vediamo degli strumenti musicali a cui mancano delle corde, una squadra, un compasso, dei libri, tutti oggetti che rappresentano le arti; vediamo l’armatura, che allude alla guerra, e l’alloro, simbolo di gloria. Dietro la coscia intravvediamo forse un mappamondo astrale.  

Cupido, con aria ironica, calpesta allegramente questi oggetti, perché l’amore vince su tutto.
Ammirare il dettaglio della piuma che si piega con noncuranza sulla coscia: è così realistico!

Come avete notato, dunque, l’iconografia più tipica di Cupido lo vuole alato ed armato di arco e frecce, con le quali colpire i cuori e far innamorare le persone. Lo vediamo in questo modo nella Primavera di Botticelli, mentre domina dall’alto la scena. La Primavera è un’opera molto complessa, dedicata interamente all’amore.

Ti sei sempre chiesto il significato della Primavera di Botticelli? Scoprilo qui.

Notate che Cupido è bendato: questo significa che l’amore è cieco e non sa chi colpisce, perchè l’amore è totalmente irrazionale (…ecco perché Cupido vi farà innamorare della persona sbagliata e soffrirete le pene dell’inferno per lei!).

Botticelli Primavera
Primavera
Sandro Botticelli, 1481

L’Amore nell’arte: Chi è Cupido? Un giovane ed un bambino.

Forse avrete sentito parlare di Amore e Psiche, la famosa scultura di Antonio Canova. Amore e Psiche è il mito più famoso che ha per protagonista questo dio. Ma se nella statua di Canova Amore è adulto, perchè di solito lo vediamo come un bambino?

Anche se nell’arte lo troviamo raffigurato a varie età (giovane, adolescente, bambino o infante), in quanto figlio di Venere, egli è stato rappresentato più di frequente come bambino.

Cupido dormiente
Caravaggio, 1608

Possiamo quindi dire che da grande forza dell’universo, Cupido si è rimpicciolito fino ad essere un bambino. Ma non è finita: si è anche moltiplicato, fino a non essere più uno solo, ma un’intera schiera di bambini paffuti e alati.

Infatti a questo è dedicata la prossima puntata del ciclo di Amore: Non sono Angeli! Scoprirete perchè, nelle opere d’arte, di dio Amore non ce n’é uno soltanto.