Botero: la storia del pittore delle figure rotonde. Se ogni pittore ha la sua unicità, Fernando Botero è particolarmente riconoscibile al grande pubblico per le sue figure rotonde, voluminose e colorate.
E’ scomparso il 15 settembre 2023 il celebre pittore colombiano, a 91 anni.
Ma chi era davvero questo straordinario pittore? Perché era così speciale? In questo articolo, ripercorriamo la vita e l’opera di Botero per comprendere il suo impatto duraturo sull’arte contemporanea. E il suo legame con l’Italia.
Chi Era Fernando Botero?
Per iniziare questa affascinante esplorazione, dobbiamo conoscere il protagonista di questa storia. Chi era Fernando Botero? Cosa rendeva Botero così speciale rispetto ad altri artisti?
Per rispondere a queste domande, dobbiamo immergerci nella sua vita e nel suo percorso artistico. Nato nel 1932 in Colombia, Botero ha iniziato la sua carriera nel suo paese d’origine, ma l’ha perfezionata attraverso viaggi in Europa ed in particolare in Italia.
Botero e l’Italia
Le città di Madrid, Parigi e Firenze sono diventate il palcoscenico delle sue aspirazioni artistiche. Tuttavia, è stata Firenze, insieme alla magica Toscana, a plasmare profondamente la sua formazione culturale.
L’Accademia fiorentina di San Marco ha aperto le sue porte al talentuoso Botero, dove ha subito l’inconfondibile influenza dall’arte rinascimentale italiana. Gli studi erano focalizzati sull’opera di maestri come Piero della Francesca, Paolo Uccello e Tiziano.
Ecco che la solidità del classicismo italiano, la monumentalità delle figure, la chiarezza e ricchezza del colore tipica di questi grandi artisti italiani contribuiscono a forgiare lo stile di Botero.
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Il pittore colombiano ha un legame speciale con la città di Pietrasanta (LU), dove possedeva una casa ed uno studio. In particolare, a Pietrasanta l’artista si è dedicato alle sculture in bronzo, fondendole nei laboratori della città.
Radici ed ispirazioni
Nonostante questo legame con l’Italia, Botero non ha mai rinnegato l’anima latinoamericana nelle sue opere, visibile nell’esuberanza delle sue figure.
Botero si è lasciato ispirare anche da molte altre personalità artistiche, come Goya, Rembrandt, Picasso. Da tutti ha preso qualcosa, ed ogni tanto ha persino direttamente “copiato” delle opere famosissime.
Nella galleria potete vedere le sue versioni della coppia dei coniugi Montefeltro (l’originale è di Piero della Francesca), la Fornarina (Raffaello) e la Menina (Velasquez) eppure i risultati sono così identificativi e riconoscibili che si è arrivati persino a parlare di Boterismo.
Addio Botero: la storia del pittore delle figure rotonde
Qual è il significato di “boterismo”?
Il termine “boterismo” si riferisce allo stile artistico distintivo di Fernando Botero, caratterizzato dalla rappresentazione di soggetti in forme esageratamente rotonde e piene.
Perchè le figure di Botero sono rotonde?
I soggetti di Fernando Botero, che spesso ritraggono figure umane e oggetti in forme rotonde come se fossero stati “gonfiati”, sembrano usciti da un mondo tutto loro. Questa scelta è decisamente controcorrente in un’epoca (dagli anni ’60 in poi) in cui la società esalta come ideale una forma corporea opposta, snella ed atletica. Da un lato quindi deride questa tendenza, dall’altro, esagerando queste rotondità in modo allegramente grottesco, compie una satira surreale.
I suoi personaggi infatti non sono semplicemente persone in sovrappeso, ma sono alterate nelle proporzioni; inoltre sono inespressive e vi guardano con un’aria un po’ stupita e un po’ sostenuta. Forse ad essere veramente gonfio… è l’ego delle persone!
Tuttavia Botero non si è limitato a ritrarre figure rotonde e colorate. Le sue opere hanno spesso affrontato temi sociali e politici, dando voce alle preoccupazioni della sua epoca. Era un testimone visivo delle sfide che la Colombia e il mondo affrontavano, e le sue opere ne sono testimonianza.
Addio Botero: la storia del pittore delle figure rotonde
Il circo di Botero
Un tema che ha attratto particolarmente Botero è il circo. Le sue enormi figure volteggiano su biciclette ad una ruota o fanno saltare le tigri nel cerchio. Il fascino del circo, con i suoi colori, si è instillato nell’immaginario di questo artista fornendo numerosi soggetti e pretesti per esplorare situazioni e interazioni tra i suoi personaggi.
Le case di Botero
Anche le case hanno un loro ruolo speciale. Anche senza persone, hanno tutto il sapore visivo del boterismo. Gli ordinati oggetti del bagno, gli accessori mondani e gli arredi ci ricordano che ci troviamo in una contemporaneità che ci è assolutamente famigliare: li riconosciamo, riconosciamo le nostre case, le nostre vite.
Conclusione
Le figure umane di Botero, sebbene stilizzate e distorte, riflettono un’umanità condivisa, riconoscibile. Quell’umanità che scorciamo negli altri, a volte un po’ estranea grottesca, ma incredibilmente famigliare.
Con il suo stile inconfondibile, Fernando Botero ha lasciato un’impronta incredibile nel mondo.
Addio Botero…. e grazie.
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